Alberto Parducci

Opera Omnia On Line

CAVALLERIA LIBICA

7° SQUADRONE SAVARI DELLA CIRENACA A PROTEZIONE DELLE COLONNE ITALO-TEDESCHE IN RIPIEGAMENTO VERSO LA TUNISIA (1943 -  II GM). - IL 7° ERA INQUADRATO NEL II GRUPPO SQUADRONI SAVARI DELLA CIRENAICA (T.COL. BERNI CANALI, POI  T.COL LEITENIZ) UNITAMENTE AL 1°. 5° e  6° SQUADRONI –

Si costituisce a Cirene nel novembre 1923, viene sciolto nel gennaio 1943.

Durante le Operazioni per la pacificazione della Libia, al comando del T.Col. Vivaldi Pasqua, con altri tre Squadroni Savari, esegue un vasto rastrellamento in cui    vengono eliminati molti nuclei ribelli e al termine del quale è catturato il capo Omasr el Muktar.

Nel 1941 a Barce si scontra con commandos inglesi, nel 1943 protegge il ripiegamento  delle truppe italo-tedesche.

Fascia alla vita a righe verticali arancio-nere, nel 1935 il Gagliardetto è quadrato, di cm 40, in panno a righe  verticali arancio-nere, sul verso, al centro il fregio della Cavalleria Coloniale : due lance incrociate e coronate, nel tondino il numero 7, agli angoli quattro fiamme trifide d'argento, intorno al bordo nero con nodi di Savoia e rosette in argento, frangia d'argento.

Opera riprodotta nell'Annuario  Dati  sull'Equitazione 2009 , pag. 183, Roma-

Cartolina -

FANTE  LIBICO IN COMBATTIMENTO.- MARMARICA 1940 -

Disegno a lapis 0,35x 0,70-

Pubblicato  nella pagina  centrale con altri 17 miei lavori sotto  titolo “Studi sulle Truppe di Colore Italiane”della rivista “Gesto”, n° Zero, maggio 1976, direttore artistico Ercole Saviane.

Pubblicato nel numero speciale de “I Collezionisti di Militaria” (II)  (edito dalla “Rivista Militare”) inserito nella scheda afferente la mia pittura -

 AUSILIARIO DELLA CAVALLERIA IRREGOLARE LIBICA -1926

Olio su tela

CARICA  DEL 5° SQUADRONE SAVARI DELLA CIRENAICA A OM  JUABI (21 MARZO 1923).  - IL 5° ERA INQUADRATO NEL II GRUPPO SQUADRONI SAVARI DELLA CIRENAICA ( T.COL. BERNI CANALI, POI  T.COL. M. LEITENIZ) UNITAMENTE AL 1°, 6° e 7° SQUADRONE  (II GM).

Si costituisce a Bengasi nel 1911, viene sciolto nel gennaio 1943.

Agli ordini del Capitano Bonati combatte a Benina  il 18 e il 21 aprile 1913 coprendosi di gloria, il Tenente R. Bardazzi e il Sergente F. Fodde  ricevono la MOVM.

Il 21 marzo 1923  combatte a Om Juabi.

Il Gruppo di cui fa parte merita 1 CGVM.

Nel 1930 e nel 1931 si distingue per aver eliminato alcune pericolose bande senussite.

Nel 1940 si schiera lungo il confine tunisino. Nel 1943 protegge il ripiegamento delle truppe italo-tedesche.

Fascia alla vita cremisi, nel 1935 il Gagliardetto è quadrato,di cm 40, di panno cremisi, sul verso ha al centro il fregio della Cavalleria Coloniale: due lance incrociate e coronate, nel tondino il numero 5, sotto la dicitura Fedeltà- Coraggio preceduta e seguita da due nodi di Savoia, tutto ricamato in argento, frangia d'argento.                                                                                                Opera  pubblicata sull'Annuario Dati Equitazione 2008. pag: 265, Roma.
 

Cartolina -

SAVARI DELLA COLONNA DEL GEN. MEZZETTI CARICANO I RIBELLI DEI DOOR HASA, ABID E BRAASA  NEL COMBATTIMENTO DI  HALUG EL-GIR , 27 APRILE 1927-

Olio su faesite

Pubblicato in b/n  a pag.10 dell’album “Ascari e Dubat” (Truppe Coloniali Italiane) – Ciarrapico Editore 1977

DISTINTIVI DI GRADO  SULLE MANICHE PER TRUPPA INDIGENA IN LIBIA ISTITUITI NEL  1939 E NEL 1941 

I galloncini istituiti nel 1939 spe3sso avevano forma diversa da quelli prescritti come si può vedere dagli esempi pitturati; le figure in alto a destra sono di due graduati di fanteria, quelle in basso di due graduati dei paracadutisti con tuta di lancio.

 I galloni istituiti con la circolare del 24 dicembre 1941 non furono mai usati a causa delle vicende belliche.

Pubblicati sul mensile “Diana Armi”, n° 3 marzo 1998, pag. 8
 -

Pubblicati sul mensile “l’Eco” della Piana Lucchese n° 9, settembre 2002 nella rubrica “L’Angolo della Storia” a coronamento della diciannovesima puntata della mia “Storia delle Truppe Coloniali Italiane”.

Cartolina -

ELEMENTI DEL 6° SQUADRONE SAVARI DELLA CIRENAICA - 1930

IL 6° ERA INQUADRATO NEL II GRUPPO SQUADRONI SAVARI DELLA CIRENAICA  ( T. COL.BERNI CANALI, POI  M. LEITENIZ) UNITAMENTE AL 1°, 5° E 7° SQUADRONE - (II GM)-

Si  costituisce a Merg  come 4° Squadrone, nel 1936 era 6° Squadrone, viene sciolto nel 1941.  Il 21 marzo 1923 prende parte al combattimento di On-Juabi, il Gruppo di cui fa parte merita la CGVM.

Nel 1930 3 e nel 1931 si distingue nell'eliminazione di bande senussite, nel 1940 si schiera lungo il confine tunisino, nel 1943 protegge  il ripiegamento delle truppe italo-tedesche. Fascia alla vita celeste, nel 1935 il Gagliardetto è quadrato, di cm 40, di panno celeste, sul verso ha il fregio della Cavalleria Coloniale: due lance incrociate e coronate, nel tondino il n° 4, sotto la dicitura Maktub, intorno un sottile cordone che nei quattro angoli si annoda in quattro nodi di Savoia, tutto ricamato in argento, frangia d'argento.                                                                                                                Opera pubblicata sull'Annuario Dati Equitazione 2008, pag.265, Roma-

Cartolina -

 

ELEMENTI DI BANDA IRREGOLARE A CAVALLO (FUTURI SAVARI) IN MARCIA – LIBIA 1912-                                                                                                                                            Il 1° dicembre il Capitano M. Piscicelli de Vito costituì un piccolo nucleo di cavalieri irregolari libici che combattè al nostro fianco dal gennaio al maggio 1912.

I “Savari” dapprima appellati Volontari Indigeni  erano reclutati fra i musulmani arabo-berberi tripolini o di origine turca.

Nel 1912  in Tripolitania vennero costituiti il 1° Squadrone Volontari Indigeni (Capitano Guarini Matteucci) a Tagiura che il 23 marzo 1913 prese parte alla Carica di Monterus Nero alla fianco dei Cavalleggeri di “Lodi” (15°), il 2° (Tenente Grilli) a Zuara che prese parte agli scontri di Mocasba e il 3° (Capitano Orero) a Misurata che partecipò alle azioni di Hasc Bagola e di Sconobiad.                                                                                                                                    In Cirenaica furono costituiti il 4° e il 5°, questo del Capitano Piscicelli de Vito nacque a Sabri dallo scioglimento della sua Banda Irregolare e di quella del Capitano Marozzi ed è il primo dei Reparti Regolari a Cavallo.

Con l'ordine del giorno del 24 dicembre 1912 i “Savari” ebbero la loro uniforme e l'armamento costituito  dal moschetto '91 da cavalleria, bandoliera in cuoio naturale e la sciabola mod.'71.

Con l'attuazione dell'ord.1914 si ebbero 5 Squadroni Savari in Tripolitania e 3 in Cirenaica oltre al Comando Squadroni della Cirenaica.


Cartolina -

 

FANTE LIBOCO - II GM

L’OFFENSIVA ITALIANA IN EGITTO (9-16 SETTEMBRE 1940)  FU CONDOTTA DA 5 DIVISIONI, COMPRENDENTI  LA 1° E LA 2° LIBICHE,  E DAL REGGRUPPAMENTO MOTORIZZATO LIBICO “MALETTI”.

13 settembre - Predisposto lo schieramento le nostre truppe mossero su Sollum e Halfaya, la 1° e la 2° Divisioni Libiche marciarono lungo la costa, seguite dalle Divisioni “Cirene”, “Marmarica”, “3 Gennaio” e dal Raggruppamento “Maletti”.

Il nemico ostacolò debolmente la nostra avanzata.

SIDI-EL-BARRANI, 16 settembre, occupazione

EL MAKTILA  (20 km  a est di Sidi-el-Barrani), 16 settembre), occupazione

Operazioni di consolidamento.

Disegno a lapis su carta 0,35x0,50

 

ASCARI DEL III BATTAGLIONE LIBICO “NALUT” (FASCIA ROSSA E FARMULA CON GUARNIZIONI BIANCHE; POI DAL 1927  NERE) IN COMBATTIMENTO CONTRO FORMAZIONI RIBELLI- 1928

Costituito nel dicembre 1912 a Homs, partecipò alle operazioni in Libia fino al 1919, anno in cui fu congedato (come altri battaglioni libici fu per alcuni mesi in Italia durante la I GM.).

Ricostituito nel 1927, prese parte a tutte le altre operazioni nella Colonia e alla Campagna d’Etiopia, inquadrato nel  I Reggimento della Divisione “Libia I”.

Nel 1940 fu denominato “Nalut”,  prese parte alla II GM

Fu insignito di MOVM alla memoria il Capitano Arrigo Protti (Trieste 1898), comandante della 1° Compagnia,  Mildab  9 novembre 1936.

Il  Gagliardetto del Battaglione  ebbe la CGVM per la Campagna in A.O. dal 15 aprile 1936 al 5 marzo1937

 

I FANTI LIBICI DEL RAGGRUPPAMENTO MOTORIZZATO “MALETTI” SI APPRESTANO ALLA PARTENZA  PER IL FRONTE EGIZIANO -

ALAM EL NEBEWA ( EGITTO),  UNO DEI DUE CAPISALDI DEL RAGGRUPPAMENTO “MALETTI”, 9 dicembre 1940,  alle ore 7,30 il II Battaglione  Carri  del 4° Reggimento, dislocati fuori del caposaldo al margine nord-ovest, muovono all’attacco delle forze corazzate inglesi che premono ad occidente del caposaldo, ma sono completamente distrutti dopo pochi minuti dalle preponderanti ondate motocorazzate avversarie che irrompono  fra le nostre difese.

Il fuoco della nostra artiglieria, preciso e intenso, ha  buon gioco contro gli automezzi, ma non ottiene risultati concreti contro i carri armati  le cui corazze resistono  all’impatto dei nostri proiettili.

Alle ore 11,45 cessa la furibonda lotta  che ha visto il sublime valore dei libici e il sacrificio degli artiglieri, annientati con i loro pezzi con l’alzo a zero.

Fra i caduti c’è il Generale Maletti, stroncato da una raffica nemica mentre sparava  imbracciando un fucile mitragliatore, lo trovano in mezzo ai corpi dei suoi fedeli ed eroici libici  che hanno tentato di arginare la potenza avversaria  uscendo dai ripari, scagliandosi contro i carri armati con bottiglie di benzina e bombe a mano-

Oltre ai  Carri , i reparti del Caposaldo erano costituiti da tre Battaglioni Libici con 24 pezzi d’artiglieria di vario calibro, 14 pezzi da 47/32 , 11 mitragliere da 20 mm,  9 fuciloni   controcarro,Solothurn,  55 mitragliatrici

Il secondo  CAPOSALDO, QUELLO DI  AALAM EL IKTUFA era costituito da un Battaglione Libico con 12 pezzi d’artiglieria di cui 6 da 47/32 , 2 mitragliere da 20 mm, 4 fuciloni controcarro, 19 mitragliatrici.

I due capisaldi erano privi di un adeguato scaglionamento in profondità.

 

GRUPPO SQUADRONI SPAHIS - CAMPAGNA ITALO-ETIOPICA 1935-1936-        All'inizio delle ostilità in A.O. fu costituito e subito inviato in Eritrea il Gruppo Squadroni Spahis (Maggiore Ajmone Cat) conposto da 568 elementi distinti in 5 Gruppi: I Gruppo ( Capitano Pescosolido); II Gruppo (Capitano Janari); III Gruppo (Capitano Cavarzerani); IV Gruppo (Capitano Piattarelli); V Gruppo (Capitano Clerici).

I Gruppi a disposizione del II Corpo d'Armata furono impiegati in continue esplorazioni nelle zone comprese fra Adua e Selaclacà, rendendone sicure le vie di comunicazione.

La loro fatitica giornata fu quella del 25 dicembre 1935 a Selaclacà in difesa della Colonna Appiotti minacciata a fianco e a tergo da ingenti forze nemiche, per tutto il giorno di quel fatidico Natale i cavalieri libici lanciando innumerevoli cariche in ogni direzione rimasero padroni del campo, il Sottotenente Francesco Azzi meritò la MOVM alla memoria.

Gli Spahis  furono poi presenti alla Battaglia dello Scirè inseguendo il nemico fino al Ciglione del Tacazzè e in numerose importanti azioni di polizia, rientrarono in Libia il 10 agosto 1936 ove il Gruppo Squadroni fu subito sciolto.                                                                                                Opera pubblicata nell'Annuario Dati Equitazione 2008, pag. 265, Roma-

Cartolina -

 

I GRUPPO SPAHIS DELLA TRIPOLITANIA ( T.COL. LEITENIZ, POI  MAGG.  DE MASI) 1940-1943-                                                                                                                                           Nel 1940 si schiera lungo il confine fra Nalut e Zuara con compiti di pattugliamento e polizia.

Nel 1941 viene trasferito in Cirenaica  a Gasr Garabulli con compiti di rastrellamento e guardia costiera, viene sciolto il  20 gennaio 1943.

Erede delle tradizioni degli Spahis della Libia, nati nel 1916, partecipano a tutte le operazioni in A.S.

Nel 1922 prendono parte alla riconquista del Gebel Nefusa e della Gefara.

Nel 1928 col I e II Gruppo della Tripolitania combattono per la riconquista della Giofra e della Sirtica.

Nel 1935-36 cinque Gruppi di nuova formazione prendono parte alla Campagna Italo- Etiopica. I Gagliardetti degli Spahis sono decorati con 2 MBVM (1928-1936) e 1 CGVM (1922). Fascia rossa alla vita, bardatura dei cavalli di tipo arabo, Gagliardetto con al centro il fregio della Scuola di Cavalleria.

Opera pubblicata nell'Annuario Dati Equitazione 2008, pag.265, Roma.
 

Cartolina -

 

II GRUPPO SPAHIS DELLA TRIPOLITANIA 1917-1932.

Costituito nel gennaio 1917, sciolto nel 1932.

Nel gennaio 1924,  al comando del Tenente Mitrano Sani interviene in aiuto al presidio di Sedada (territorio dell'Orfella) riuscendo con successive cariche a mettere in fuga il nemico e liberare dall'accerchiamento le nostre truppe fra le quali i resti di due Compagnie del XX Battaglione Eritreo.  Il Gagliardetto era rosso col fregio della Scuola di Cavalleria in argento, frangia in argento.        Opera pubblicata sull'Annuario Dati Equitazione 2008, pag.265, Roma-
In quarta di copertina del mensile “Storia & Battaglie” n° 97, dicembre 2009.

Cartolina -

 

IL 1° SQUADRONE SAVARI DELLA TRIPOLITANIA PROTEGGE IL RIPIEGAMENTO DELLE TRUPPE ITALO-TEDESCHE VERSO LA TUNISIA (1943).

IL1° ERA INQUADRATO NEL II GRUPPO SQUADRONI DELLA CIRENAICA ( T.COL. BERNI CANALI,  POI  T.COL. LEITENIZ) UNITAMENTE AL 5°, 6° E 7° SQUADRONI (II GM)                                                                                                                                                       Si costituisce a Tagiura nel gennaio 1913, viene sciolto nel gennaio 1943.

Agli ordini del Capitano Guarini il 21 marzo 1913 carica con il II Gruppo Squadroni dei Cavalleggeri di “Lodi” (15°) a Monterus Nero.

Nel 1922 prende parte alla rioccupazione del Gebel Nefusa e Gefara, il 30 gennaio 1923 a Gars Garabulli e riceve la CGVM, il 23 novembre 1924 partecipa ai combattimenti della Sirte, il 26 maggio 1929 combatte a Bir Sciueref.

Nel maggio 1940 si schiera lungo il confine tunisino fra Nalut e Zuara, nel 1943 protegge  la ritirata delle truppe italo-tedesche in marcia verso la Tunisia.

Fascia alla vita giallo scuro che dal 1929 diventa nera, il gagliardetto  del 1935 è quadrato di cm 40 di panno nero, al centro il fregio della cavalleria Coloniale: due lance incrociate e coronate, nel tondino il numero 1, sotto la dicitura “Col Cuore Oltre l'Ostacolo” tutto ricamato in oro, frangia in oro.

Opera pubblicata nell'Annuario Dati Equitazione 2008, pag.265, Roma-

Cartolina.

 

LA GRANDE UNIFORME DEGLI ZAPITIE' LIBICI (1925)-

In occasioni particolarmente solenni, generalmente per la Scorta Governatoriale, gli  Zaptiè indossavano la grande uniforme costituita da un burnus rosso ( mantello a tre quarti di ruota con cappuccio) con gallonature e fiocchi bianco-argento, da una farmula rossa  con bottoni bianchi e guarnizioni e alamari ricamati in bianco ( più tardi furono aggiunte due granate metalliche agli angoli) e da un barracano bianco con lievi strisce di colore paglierino che avvolgeva la persona e passava sopra la tachia.

In alcuni casi oltre alla sciabola si aggiungeva una lancia con la banderuola blu e la granata bianca al centro.

Prima di allora la grande uniforme era costituita dal burnus e barracano più corti, da un giubbetto celeste con maniche con manopole rosse a punta e guarnizioni rosse sul davanti, la tachia aveva la granata senza coccarda.(Zaptiè, Carabiniere indigeno coloniale, da parola turca = agente o soldato di polizia) –

In contro-copertina del mensile “Storia & Battaglie” n° 65, gennaio 2007.

Cartolina -

 

<INDIETRO                                                          AVANTI>