Alberto Parducci

Opera Omnia On Line

MARINA MILITARE

TENTATIVO DI FORZAMENTO DEL PORTO DI LA VALLETTA (MALTA) 26 LUGLIO 1941 – Mezzi vettori: la Nave “Diana” e i MAS 451 e 452, comandante dell’operazione il Capitano di Fregata Vittorio Moccagatta, caduto nell’azione, MOVM.

Pubblicata nel mensile “Diana Armi” n° 4, aprile 1996

Cartolina -

CAPITANO DI CORVETTA MOVM  ALBERTO B ANFI (1903-1958) COMANDANTE DELLA 1° SQUADRIGLIA TORPEDINIERE CON INSEGNA SULLO “AIRONE”

Guardiamarina nel 1923, imbarca su varie siluranti, Sottotenente di Vascello 1925, Tenente di Vascello 1928, Capitano di Corvetta  1936, comanda il CT  “Borea”  e dal gennaio 1940 è al comando della 1° Squadriglia Torpediniere ad Augusta con insegna sull’Airone.

L’11 ottobre 1940 ( II GM) durante una ricerca nei pressi di una base avversaria nelle acque del Canale di Sicilia sostiene un intenso aspro combattimento contro soverchianti forze navali nemiche, spingendo temerariamente  l’Airone al suo comando a distanza ravvicinatissima ad un incrociatore inglese contro il quale lancia tutti i siluri e apre il tiro dei cannoni e delle mitragliere, la torpediniera ripetutamente colpita affonda a circa tre miglia SE di  Capo Passero.

Banfi trascinato nei gorghi è riportato a galla da una grossa bolla d’aria, gravemente ferito è tratto in salvo e poi ricoverato in un ospedale.

Riprende servizio attivo nell’ottobre 1941, nel 1947  è collocato a domanda nell’ausiliaria, nel marzo 1953 è promosso Capitano di Vascello, muore a Roma il 28 gennaio 1958

 

BATTAGLIA DI PANTELLERIA - !15 GIUGNO 1942-

Ore 5,39, l’Incrociatore “Eugenio di Savoia” (Amm. Da Zara) apre il fuoco contro le navi britanniche –

Cartolina -

 

“BATTAGLIONE SAN MARCO”- 80° ANNIVERSARIO DELLA SUA     COSTITUZIONE – Il distintivo dei “Lagunari” è stato pitturato per espressa volontà del committente, ex-ufficiale del San Marco –

Pubblicata  sul mensile “Diana Armi”  n° 1, gennaio 1996 , pag. 5

Cartolina -

 

CAPITANO MEDICO MOVM BRUNO FALCOMATA’ (1911-1941) CAPO SERVIZIO SANITARIO DEI MEZZI D’ASSALTO DELLA REGIA MARINA

Sottotenente Medico in s.p.e. nel 1935, a domanda è nella Regia Marina, trasferito all’Ospedale Militare Marittimo di La Spezia, dal febbraio 1937  al maggio 1938 presta servizio  al 1° Gruppo Sommergibili, promosso Capitano Medico imbarca  prima sulla Nave Scuola “Cristoforo Colombo”,  poi sul Sommergibile “Malachite”, quindi sulla Nave Scuola “Amerigo Vespucci” e nel maggio 1939 è alla Direzione di Sanità di La Spezia.

All’inizio della II GM è Capo Servizio Sanitario della X Flottiglia MAS (V Squadriglia Mezzi d’Assalto), divenendo uno dei primi specialisti mondiali  nel campo della  medicina subacquea.

Nel tentativo di forzamento della base navale inglese di Malta (notte dal 25 al 26 luglio 1941) segue volontariamente, imbarcato sul Mas 452, gli operatori per assisterli fino al momento del lancio a pochi metri dalle ostruzioni della piazzaforte e al  loro rientro, attendendo molte ore il tempo stabilito.

Alle ore 6,20 dell’alba del 26, dopo aver atteso invano il rientro degli operatori, il MAS è attaccato da aerei nemici che lo distruggono e in quell’azione Falcomatà trova eroica morte.

Decorazioni  1 MOVM, 1 MAVM, 2 MBVM

 

CAPITANO DI VASCELLO MOVM ENRICO BARONI (1892-1940)  COMANDANTE DEL CACCIATORPEDINIERE “ESPERO”-                                                                                                         Guardiamarina nel 1914  partecipa alla I GM su alcune unità; dopo il conflitto comanda varie siluranti; nel 1932 promosso Capitano di Fregata è Comandante in 2^ del “Fiume”, poi Comandante Superiore in Estremo Oriente; promosso Tenente di Vascello assume in Patria il comando  di una Squadriglia C.T. con insegna sull’ “Esprero” (1940).

Il 28 giugno 1940  (II GM)  nelle acque del Mar Jonio con la sua Squadriglia ( “Espero”, “Ostro”, “Zeffiro”) diretta a Tobruk è attaccato da forze preponderanti britanniche (cinque incrociatori).

L’unità caposquadriglia si dispone subito a copertura degli altri due C.T. che riescono ad allontanarsi, ripetutamente colpita dal tiro nemico, accosta arditamente  verso gli incrociatori per portarsi a distanza di lancio, dopo quasi due ore di resistenza, ultimate le munizioni dell’unico complesso da 120 ancora in condizioni di sparare, ormai immobilizzato, affonda di prua alle ore 20,15.

Baroni aveva dato disposizione per assicurare un più rapido affondamento del C.T., rifiutato ogni invito a porsi in salvo, risale sulla plancia e scompare con la sua nave, secondo la più nobile tradizione militare.

Cartolina -

 

SOTTOTENENTE DI VASCELLO MOVM CARLO BOSIO (1916-1941),  2° FLOTTIGLIA MEZZI  D’ASSALTO

Guardiamarina  nel 1939, è promosso Sottotenente di Vascello nel 1940 quando si trova imbarcato sul “MAS 451”.   A domanda frequenta il Centro Subacqueo di La Spezia e al  termine del duro corso passa in forza alla 2° Flottiglia Mezzi d’Assalto dislocata ad Augusta per l’Operazione “Malta 2”.

Nella notte fra il 25 e il 26 luglio 1941, in qualità  di capo formazione di barchini esplosivi, partecipa all’audace  tentativo di forzamento della unitissima base navale inglese di Malta, scoperto durante l’azione il suo mezzo è immobilizzato dal preciso fuoco dell’avversario, ed egli stesso ferito gravemente, provoca deliberatamente e coscientemente l’esplosione  del suo barchino per evitare  che cada in mani nemiche, scomparendo con esso.  <…..”Esempio di elette virtù militari e di dedizione alla Patria oltre il dovere”.>  come testimonia la motivazione della MOVM -

 

      - CAPITANO DI VASCELLO MOVM CARLO MARGOTTINI (1899-1940)  COMANDANTE DI SQUADRIGLIA CACCIATORPEDINIERE CON INSEGNA SULL” ARTIGLIERE” –

      - TENENTE DI VASCELLO MOVM CORRADO DEL GRECO (-1940) ASSISTENTE DI SQUADRIGLIA –

Nel 1916  Margottini è Guardiamarina, nel 1917 Sottotenente di Vascello, nel 1918 Tenente di Vascello, Aiutante di Bandiera del’Ammiraglio Enrico Millo.

Capitano di Corvetta nel 1927, di Fregata  nel 1933  comanda un Gruppo di Sommergibili, quindi una Squadriglia Torpediniere, nel q1936 è alla Conferenza Navale a Londra; durante la guerra di Spagna occupa Ibiza e organizza le Baleari, insignito dell’ O.M. di Savoia è Capitano di vascello.

Nella II GM, il 9 luglio 1940, a Punta Stilo al comando di una Squadriglia CT, insegna “Artigliere”, attacca arditamente il nemico con siluri e cannone.

L’11 ottobre 1940 nel Canale di Sicilia in azione combinata con la 1° Squadriglia Torpediniere in ricerca notturna si porta all’attacco ravvicinato di preponderanti forze navali nemiche , finchè lanciati i siluri la sua unità è colpita in pieno da tre salve, incendiata e immobilizzata riesce a sparare due salve mettendo a segno quattro colpi sull’incrociatore britannico “Aiax”.

Margottini, colpito a morte, prodiga ancora parole di incitamento alla sua gente e spira sulla plancia al suo posto di comando insieme all’eroico Assistente di Squadriglia Tenente di Vascello Corrado del Greco.

All’alba il CT “Camicia Nera” prende a rimorchio l’Artigliere che però deve abbandonare per il sopraggiungere di tre incrociatori e velivoli inglesi, l’Artigliere nuovamente cannoneggiato affonda alle 9,05 a levante di Malta (lat.36°30’N e long. 16° 07’E).

 

CAPITANO DI CORVETTA MARO MILANO (1907-1941) COMANDANTE DEL CACCIATORPEDINIERE “FULMINE” - TENENTE DI VASCELLO GIOVANNI GARAU (1917-1941) DIRETTORE DI TIRO-

Nella notte tra l'8 e il 9 novembre 1941 il “Fulmine “ di scorta ad un convoglio diretto in AS è attaccato da preponderanti forze nemiche e irrimediabilmente colpito, il Capitano di Corvetta  Milano, ferito, affronta con saldo cuore il combattimento, di nuovo ferito gravemente prosegue la lotta e quando l'unità inizia  ad affondare trova la forza di porre in salvo l'equipaggio  e si inabissa con la nave.

Il Tenente di Vascello Garau con eroico furore , dirige in coperta dal complesso di prora  un'intensa e decisa  reazione di fuoco, solo quando i  pezzi sono raggiunti dall'acqua ordina ai suoi di mettersi in salvo, al grido di “Viva il Re” si erige solo in faccia al nemico seguendo la sorte del suo comandante.                                                                                                                                           Il “Fulmine” faceva parte della scorta diretta del convoglio “Beta” (Duisburg) di  cacciatorpediniere (Tenente di Vascello Ugo Bisciani), composto da 7 mercantili, la scorta indiretta era costituita da 2 incrociatori pesanti e 4 cacciatorpediniere ( Contrammiraglio Bruno Brivonesi), nonostante tale spiegamento di forze le unità nemiche (due incrociatori leggeri e due cacciatorpediniere) affondarono tutti i mercantili e due Ct. Bisciani e Brivonesi furono rimossi dal comando.                                                        
Cartolina -

 

 

CAPITANO DI CORVETTA MOVM SALVATORE TODARO (1908-1942) COMANDANTE DEL SOMMERGIBILE “CAPPELLINI”, STRATEGA E OPERATORE DELLA X^ FLOTTIGLIA MAS -

Guardiamarina nel 1927, osservatore di aereo col grado di S.T.di Vascello., imbarcato su varie unità, nel 1936 è con la 146^ Squadriglia Idrovolanti, nel 1937 con un sommergibile operante nelle acque spagnole.                           Nella II GM col grado di Capitano di Corvetta.. comanda il sommergibile “Manara” e poi il “Capellini” per le cui missioni in Atlantico è citato nei Bollettini di Guerra  217, 232, 327.

 Nel novembre 1941 con la X^ MAS opera in Mar Nero, si distingue nelle operazioni del blocco navale di Sebastopoli.                                                    

Nel 1942 Todaro è a La Galite (Tunisia) ove pianifica ed effettua una serie di attacchi al porto di Bona, il 13 dicembre 1942 al rientro di una missione notturna a bordo del motopeschereccio armato “Cefalo” cade a causa di un mitragliamento aereo.             

 Decorato di MOVM, aveva già meritato 3 MAVM e 1 MBVM; nella citazione della MO si legge :  < ”….Assertore della potenza dello spirito, malato  ma non esausto…. Ha sempre conservato intatte volontà aggressiva e fede e mistica dedizione al dovere intesa nel senso più alto e più vasto”….>

 Cartolina –

CAPITANO DI CORVETTA MOVM LUIGI ZAMBONI (1909- 1943) COMANDANTE LA TORPEDINIERA “URAGANO”- 

Guardiamarina nel 1929, S.T. di Vascello nel 1930, imbarca successivamente sulla Cannoniera “ Campania”, sulla Nave  Scuola “ A. Vespucci” e sul C.T. “Daniele Manin”; Tenente di Vascello nel  1934 è 1° Direttore di Tiro sull’Incrociatore “Muzio Attendolo”, incarico che conserva fino al 1942.

Promosso Capitano di Corvetta  assume il  comando della Torpediniera “Uragano” con la quale il 3 febbraio 1943 salpa da Biserta per Napoli di scorta alla Cisterna “Thorsheimer”, malgrado le avverse  condizioni  di mare attraversa decisamente , quale unica via possibile, la zona minata dal nemico compresa fra gli imponenti sbarramenti di mine nazionali, alle ore 09,38 l’unità urta di poppa su una mina rimanendo gravemente danneggiata, in balia delle onde, sospinta dal vento e dalle onde sui vicini sbarramenti,  il Comandante fronteggia serenamente la gravissima situazione prodigandosi nel mantenere la calma e la fiducia nei suoi uomini.

Dopo quattro ore di lotta, con la nave in affondamento, disposto l’imbarco dell’equipaggio sulle zattere di salvataggio, Zamboni, attorniato dagli Ufficiali che trascinati dal suo esempio non vogliono abbandonarlo, si inabissavano nei flutti.

Su un equipaggio di 171 uomini  i morti sono 114, dei quali 7 Ufficiali-

Cartolina -

 

CAPITANO DI CORVETTA MOVM SALVATORE PELOSI (1906-1974) COMANDANTE DEL SOMMERGIBILE “TORRICELLI” NEL MAR ROSSO-    Guardiamarina nel 1923 sul “ Duilio”,  poi sul “Libia” in Estremo Oriente,  rimpatriato è promosso Tenente  di Vascello, imbarca sul “Ricasoli”, “Pantera”, “Bolzano”.

Nel 1933 sul “Gorizia”  e nel conflitto Italo-Etiopico 1935-36, quindi al comando di una Squadriglia Mas e poi di una torpediniera nelle acque spagnole,  promosso Capitano di Corvetta è su vari sommergibili.

All'inizio della II GM è al comando  del  Sommergibile “Torricelli” nel Mar Rosso dove il 23 giugno 1940, attaccato da tre cacciatorpediniere e due unità minori inglesi emerge impegnando epica lotta a distanza ravvicinata con cannone, mitragliere e siluri, affonda un CT e infligge danni alle altre navi; col sommergibile ripetutamente colpito e a corto di munizioni Pelosi ne ordina l'affondamento, il battello scompare con la bandiera a segno salutato alla voce dal valoroso equipaggio che trascina in mare il Comandante svenuto per le ferite riportate.

Prigioniero di un nemico che gli tributa ammirazione e rispetto è rimpatriato nel 1945, promosso Capitano di  Fregata continua la sua brillante carriera fino al grado di Ammiraglio di Squadra, nel 1960 è posto in ausiliaria.

Cartolina -

 

CAPITANO DI CORVETTA  MOVM ROMEO ROMEI (1906-1941) COMANDANTE DEL SOMMERGIBILE “PIER CAPPONI”   CITATO NEL BOLLETTINO DI GUERRA 161-

Guardiamarina nel 1928, imbarcato sul “Trieste” come ufficiale di rotta, è promosso S.Ten.di Vascello, raggiunge il grado di Ten. di Vascello nel 1933; al comando del  Somm. “Perla” partecipa a missioni speciali  durante la guerra di Spagna.  All'inizio della II GM, promosso  Cap.di Corvetta, assume il comando del Sommergibile “Pier Capponi” con il quale si distingue in audacissime missioni di guerra , in una di queste condotta nella notte  del 10 novembre 1940 nelle acque del Canale di Sicilia, sfuggito di giorno ad un agguato di unità leggere di superficie che avevano procurato notevoli avarie al battello, avvista una grossa formazione navale nemica composta da 1 portaerei, 2 navi da battaglia, vari incrociatori e CT che subito attacca in superficie lanciando tre siluri che non raggiungono il bersaglio e riesce a sganciarsi in immersione.   Il 31 marzo 1941 l'unità salpata da Messina diretta a La Spezia è silurata da un sommergibile nemico e scompare con tutto l'equipaggio a circa 17 miglia a sud di Stromboli

 

CAPITANO DI CORVETTA MOVM GIANFRANCO GAZZANA PRIAROGGIA (1912-1943) COMANDANTE DEL SOMMERGIBILE “LEONARDO DA VINCI” - CITATO NEI BOLLETTINI DI GUERRA 726, 758, 902, 903, 1022, 1039, 1071.     Guardiamarina  nel 1935, S.Tenente di Vascello nel 1936, partecipa nel 1937 a due missioni speciali in Spagna, nel 1938 è  sul Sommergibile “Malachite” col  quale inizia la II GM.

Promosso Tenente di Vascello è Ufficiale in 2^ sul Sommergibile “Durbo” e dal 5 aprile 1941 sul Sommergibile ”Tazzoli” del Capitano di Corvetta Carlo Fecia di Cossato.    Dal 10 agosto 1942 è il cavalleresco Comandante del Sommergibile “Leonardo da Vinci” dislocato nella Base Atlantica di Betasom a Bordeuux, nel corso di varie azioni affonda 44.957 tonnellate  di naviglio nemico e silura un incrociatore pesante, è promosso Capitano di Corvetta.   Durante  una lunga missione nell'Oceano Indiano distrugge  5 piroscafi e 1 petroliera per un totale di 57.831 tonnellate raggiungendo il primato di maggior tonnellaggio nemico affondato; il 23 maggio 1943 durante la navigazione di rientro alla base il “Leonardo da Vinci”, intercettato e colpito da due unità inglesi, si inabissa con tutto il suo equipaggio a 300 miglia da Vigo (Spagna).

Gazzana Priaroggia è decorato di MOVM alla memoria, aveva ottenuto anche 2 MAVM sul Campo, 3 MBVM e la promozione a Capitano di Corvetta p.m.g.

Cartolina. -

 

IL CAPITANO DI FREGATA MOVM CARLO FECIA DI COSSATO (1908-1944) “CORSARO DELL'ATLANTICO”, COMANDANTE DEL SOMMERGIBILE “TAZZOLI”, CITATO NEI BOLLETTINI DI GUERRA 354, 465, 648, 666, 803, 935, 951-     Guardiamarina nel 1928, S.Ten di Vascello nel 1931 è in Cina con l'Incrociatore “Libia”, promosso Ten. di Vascello nel 1936 è in A.O.a Massaua; nel 1939 partecipa a due missioni speciali durante la guerra spagnola.   Il 10 giugno 1940 comanda il Sommergibile  “Ciro Menotti” nel Mediterraneo, trasferito nel 1941 in Atlantico col grado di Cap. di Corvetta , è il cavalleresco Comandante del “Tazzoli” con cui inizia l'eroica leggenda del “Corsaro dell' Atlantico”: 16 navi affondate e un quadrimotore “Sunderland” abbattuto.    Nel febbraio 1943 col grado di Capitano di Fregata è con la Torpediniera “Aliseo” al comando della 3^ Squadriglia apprende dolorosamente che il “Tazzoli” è scomparso in mare con i suoi 70 uomini.   L'8 settembre 1943 è a Bastia, ubbidendo all'ordine del Re attacca e affonda 2 cacciasommergibili e 7 motozattere tedesche che minacciano il porto,  poi dirige su Malta.   Sentendosi tradito e amareggiato per le sorti dell' Italia e per la resa della Marina il 27 agosto 1944 si suicida, nella lettera di addio alla madre dice: <....”da mesi penso ai miei marinai del Tazzoli che sono onorevolmente in fondo al mare e penso che il mio posto sia con loro...” >. Decorazioni: 1 MOVM, 1 MA, 3 MB, 1 CG , 2  C.F. tedesche di Prima e Seconda Classe, 1 Croce di Cavaliere con Fronde  di Quercia.
Cartolina -

 

 

CAPITANO DI FREGATA MOVM PRIMO LONGOBARDO (1901-1942) COMANDANTE DEL SOMMERGIBILE “CALVI”, CITATO NEI BOLLETTINI DI GUERRA 240, 244 -

Guardiamarina nel 1920, S.Tenente.di Vascello nel 1922, Tenente di Vascello  nel 1925.

Nel 1930 dopo vari incarichi è  in Cina a Tientsin al comando del Distaccamento Marina, rimpatriato, promosso Capitano di Corvetta, nel 1933 comanda i sommergibili “Sirena”, “Galileo Galilei”, “Galileo Ferraris” e infine col “Calvi” opera nel 1937 nelle acque spagnole-

Capitano di Fregata nel 1938 è al comando del Gruppo Sommergibili a Tobruk e nella II GM comanda il “Torelli” e “Enrico Toti”, compie numerose missioni di guerra in Atlantico, presso la base Betasom a Bordeaux, dal 23 ottobre 1940.

Il 2 luglio 1942 parte per operare  nelle zone di agguato ad occidente delle Antille, durante la navigazione è segnalata la posizione di un convoglio nella notte del 15 si trova a contatto con le unità di scorta nemiche, sottoposto a intensa caccia che arreca gravi avarie al battello, Longobardo è costretto a emergere difendendosi col cannone , le mitragliere e i siluri.

Il “Calvi” è crivellato di colpi, gran parte dell'equipaggio è ferito nel combattimento, Longobardo ne ordina l'abbandono e predispone l'autoaffondamento, poi mortalmente colpito si inabissa con la sua unità.       Cartolina -

 

CAPITANO DI FREGATA MOVM  JUNIO VALERIO BORGHESE (1906-1974) COMANDANTE DELLA X FLOTTIGLA MAS E DEL SOMMERGIBILE “SCIRE'”-

Guardiamarina nel 1928, Sottotenente di Vascello nel 1929, trasferito nei sommergibili nel 1932, Tenente di Vascello nel 1935, col Sommergibile “Tricheco” partecipa alla guerra d'Etiopia, nel 1937 al comando del Sommergibile “Iride”alla guerra civile spagnola.                                            Nella II GM comanda il “Vittor Pisani”, Capitano di Corvetta nell'agosto 1940 è sullo “Sciré” col quale trasporta  mezzi e operatori in una serie di falliti tentativi contro Gibilterra e Alessandria. Junio Valerio Borghese assume il comando dei Reparti Operativi Subacquei della X Flottiglia Mas e con la promozione a Capitano di Fregata anche della Flottiglia.

Al comando dello “Scirè” trasporta gli operatoti subacquei che nella notte fra il 18 e il 19 dicembre affondano le corazzate Valiant e Queen Elizabeth nel porto di Alessandria.

Dopo l'8 settembre 1943 aderisce alla Repubblica Sociale Italiana e comanda la ricostituita  Decima Flottiglia Mas.

Posto in congedo si spegne a Cadice (Spagna) nel 1974; decorato di 1 MOVM, 1 MBVM, Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, una promozione p.m.g.
Cartolina -

 

CAPITANO DI FREGATA MOVM PIETRO DE CRISTOFARO (1900-1941) COMANDANTE DEL CACCIATORPEDINIERE “LUCA TARIGO”

Guardiamarina nel 1919, Tenente di Vascello nel 1924, nel 1939 assume il comando del CT “Luca Tarigo”col quale durante la II GM compie numerose scorte ai convogli per l'A.S..

Alle ore 02.00 del 16 aprile 1941 il “Tarigo” con i CT “Lampo” e “Baleno” di scorta ad un convoglio di 5 piroscafi sono avvistati dai radar di alcuni CT britannici e sottoposti a preciso e centrato tiro.

Il “Tarigo” ha gravi squarci allo scafo, i  macchinari distrutti e le armi fuori uso, De Cristofaro nonostante sia amputato della gamba destra  impartisce l'ordine di attacco con il complesso lanciasiluri ancora efficiente riuscendo ad effettuare un triplo lancio che colpisce e affonda il CT  inglese “Mohawk”, sul “Tarigo” nuovamente  centrato, poco prima di inabissarsi e trascinare nei gorghi il suo eroico Comandante, i  superstiti riuniti a poppa lanciano al nemico il loro grido di purissima fede.

Cartolina -

 

CAPITANO DI CORVETTA MOVM  COSTANTINO BORSINI (1906-1940)  COMANDANTE DEL CACCIATORPEDINIERE “FRANCESCO NULLO” –  CITATO  NEL  BOLLETTINO DI GUERRA n°141 –

Guardiamarina nel 1926,  è sulla “Giulio Cesare”, poi sull’Andrea Doria”, sulla idrografica “Magnaghi”, sul CT “Riboty”.
S.T.di Vascello  nel 1929 è con l’Esploratore “da Verazzano” e nuovamente con la “Guilio Cesare” ove nel 1932 consegue la promozione a Tenente di Vascello.

Nel 1933 è a Tientsin (Cina), rimpatriato consegue il brevetti di Osservatore Aereo (1935), quindi passa nei sommergibili, nel 1937 è Ufficiale in 2° sul CT “Nembo”, subito dopo comanda la Torpediniera “Clio”.

All’inizio del 1940 è nel Mar Rosso con la nave coloniale “Eritrea”, nel maggio successivo è promosso Capitano di Corvetta ed è posto al comando del CT “Francesco Nullo” con il quale il 21 ottobre 1940 attacca un grosso convoglio inglese impegnando audacemente un aspro combattimento contro siluranti e incrociatori.

Il comandante Borsini con sprezzo del pericolo persiste efficacemente nell’impari lotta nonostante i gravissimi danni provocati dal fuoco nemico che in seguito porteranno alla perdita del CT, dopo aver provveduto alla salvezza dell’equipaggio, rifiuta decisamente di abbandonare la nave,  al cospetto del nemico, fiero e impavido, si inabissa con essa.

 

CAPITANO DI CORVETTA MOVM CURZIO CASTAGNACCI (1911-1943), COMANDANTE LA 5° SQUADRIGLIA MAS IN SICILIA –

Guardiamarina nel 1932, S.T. di Vascello nel 1934 è Aiutante di Bandiera dell’Ammiraglio Comandante della 2° Squadra Navale, imbarcato come Tenente di Vascello sulle unità “Zara”, “Cavour”, “Fiume”, nel 1939 frequenta la Scuola di Osservazione Aerea, destinato alla 171° Squadriglia Idroricognitori a Taranto con la quale opera inizialmente nella II GM, poi come osservatore sugli aerosiluranti, citato nel Bollettino di Guerra n° 314.

Nel 1942 promosso Capitano di Corvetta comanda la XIX Squadriglia Mas nel Mar Nero, citato nel Bollettino di Guerra n° 753 per l’affondamento del sommergibile sovietico “Equoka”.

Nel marzo 1943 ha il comando della 5° Squadriglia Mas in Sicilia, il 21 luglio nelle acque a levante di Capo Compilato affronta  a distanza ravvicinata e con le armi leggere di bordo  due cacciatorpediniere inglesi, gravemente ferito e con l’unità devastata dal fuoco nemico,  cessa di vivere  durante la navigazione di ritorno alla base,

Decorato di MOVM aveva già meritato 5 MAVM e 2  MBVM.

Quarta di copertina del n° 108, dicembre  2010,  di “Storia & Battglie”

 

CAPITANO DI VASCELLO MOVM LUIGI CORSI (1898-1941) COMANDANTE DELL'INCROCIATORE “ZARA”- CAPITANO DI FREGATA MOVM VITTORIO GIANNATTASIO (1904-1941) COMANDANTE IN 2^ -

Il Capitano di Vascello Corsi comandante dello “Zara” dal marzo 1940 ha occasione di distinguersi a Punta Stilo.

Nello  scontro di Capo Matapan del 28 marzo 1941 lo “Zara” (Ammiraglia della 1^ Divisione Cattaneo) mentre insieme al “Fiume” e quattro CT è diretto a portare assistenza al “Pola”, localizzato dal radar nemico, è avvistato da una distanza di 3.000 metri ed è subito colpito e incendiato da intere bordate di 381 delle corazzate britanniche in agguato, privato di ogni mezzo di difesa e di offesa sbanda fortemente-

Corsi riunisce a poppa l'equipaggio, lancia l'estremo grido di fede, attua tutte le misure necessarie per la salvezza dei superstiti e ordina l'autoaffondamento, rifiuta di porsi in salvo.

Il Capitano di Fregata Giannattasio si prodiga  eroicamente nel tentativo di domare l'incendio e per eseguire l'ordine del comandante, insieme al Sottotenente del C.R.E.M. Umberto Grosso (MOVM), si cala nella Santabarbara, scompare nella tremenda esplosione alle ore  O2,30 del 29 marzo.

In totale cadono 29 ufficiali, compreso l'intrepido Ammiraglio Cattaneo (MOVM) e 752 uomini-
 Cartolina -

 

CAPITANO DI CORVETTA MOVM ENEA PICCHIO (1906-1942) COMANDANTE IL CACCIATORPEDINIERE “SAETTA”

Guardiamarina nel 1928, S.T. di Vascello nel 1939, Tenente di Vascello nel 1933, varie  le destinazioni e gli incarichi presso Comandi a terra.

Nella II GM, al comando della Torpediniera “Andromeda” svolge numerose missioni di scorta ai convogli, nel 1941 è destinato in Albania al Comando dei Servizi M.M. di Capo Papas e nel dicembre dello stesso anno è al comando del CT “Strale”.

Capitano di Corvetta nel 1942, è al comando del CT “Saetta” con il quale, il 3 febbraio 1943 salpa da Biserta, in formazione con le Torpediniere “Siro”, “Monsone”, “Clio” e “Uragano” per scortare la cisterna “Thorshelmer”.

Alle ore 09,50 circa il “Saetta” urta contro una mina spezzandosi in due tronconi che affondano in meno di un minuto, il Comandante  Picchio  <…..”benchè sollecitato dai suoi dipendenti, rifiutava di portarsi in salvo e, irrigidito nella posizione di “saluto alla bandiera”, si inabissava con la sua nave, lasciando ai posteri luminoso esempio di eroica abnegazione e di sublime attaccamento al dovere”>  (nella motivazione della MOVM).

Altre decorazioni: 2 MBVM, di cui una sul Campo.

 

FORZAMENTO DEL PORTO DI ALESSANDRIA – 19 DICEMBRE 1941 -   Alle ore 20,47 del 18 dicembre 1941 , a 1, 3 miglia del fanale di ponente del porto di Alessandria, il Sommergibile “Scirè” (Capitano di Corvetta Junio Valerio  Borghese) iniziò lo sbarco dei tre mezzi d’assalto pilotati dal Tenente di Vascello Luigi Durant de la Penne (capo spedizione) col Capo Palombaro Emilio Bianchi, dal Capitano  Genio Navale Antonio Marcegaglia col Sotto Capo Spartaco Sghergat e dal Capitano Armi Navali Vincenzo Martellotta col Capo Palombaro Mario Marino.-

Con un lungo estenuante percorso, superate le ostruzioni, i tre equipaggi raggiunsero la meta alle prime ore del 19.

Alle ore 6 saltò in aria la petroliera “Sagona”, T.S.L.7.544 (Martellotta) la cui esplosione danneggiò  gravemente il cacciatorpediniere “Jervis”,Tns. 1690, che era affiancato,  alle 6,15 fu la volta della corazzata “Valiant”, Tns.30.600 (Durant de la Penne) e alle 6,25 quella della corazzata “Queen Elizabeth, Tns. 30.600  (Marcegaglia).

I componenti degli equipaggi dei “Maiali”, caduti prigionieri, furono decorati di MOVM, un fremito di orgoglio percorse l’Italia intera, la tragica notte di Taranto era stata vendicata –

Pubblicata sulla “Rivista Marittima”, maggio 1998 a compendio del trafiletto “Pittore e Incisore-Alberto Parducci” nella rubrica “recensioni e segnalazioni”-

Cartolina -

 

CAPITANO DI FREGATA MOVM FRANCESCO DELL’ANNO (1902-1942) COMANDANTE I CACCIATORPEDINIERE “ DA MOSTO” e “SCIROCCO”

Guardiamarina nel 1920, notevole il suo curriculum: numerosi imbarchi, un prestigioso incarico al Ministero della Marina, Capitano di Fregata nel 1939 è Comandante in 2° sull’Incrociatore “ Giovanni dalle Bande Nere”, poi comanda l’Incrociatore “San Marco”, quindi il CT “Da Mosto”

Il 1° dicembre  1941, di scorta alla motocisterna “Mantovani” diretta a Tripoli, la difende dai ripetuti attacchi aerei che tuttavia la colpiscono  e la immobilizzano, Dell’Anno tenta di rimorchiarla nonostante  la continua azione aerea nemica, ma attaccato da una forza navale superiore l’affronta audacemente dirigendosi contro lanciando anche tutti i siluri, il “Da Mosto” ben presto  colpito ripetutamente  e incendiato, risponde ancora   al tiro nemico, quando l’acqua  ha già invaso la coperta e lo sbandamento prelude l’immediato inabissarsi, il Comandante da le necessarie disposizioni per la salvezza dell’equipaggio e per ultimo lascia la nave: <…..”esempio di alte virtù militari e marinaresche, di combattività e indomita volontà animatrice….” >  (come testimonia la MOVM).

Nel  gennaio 1942 comanda il CT “Scirocco”, partecipa alla Seconda Battaglia della Sirte al termine della quale a causa di una violentissima burrasca scompare in mare con l’unità e l’intero equipaggio il 23 marzo 1942 -

 

CAPITANO DI FREGATA MOVM FRANCESCO MINBELLI (1903-1978), COMNDANTE DELLA TORPEDINIERA “LUPO”, CITATO NEI BOLLETTINI DI GUERRA n° 239, 352, 353, 1178.

Guardiamarina nel 1923, è in Cina sulle Cannoniere “Caboto” e “Carlotto”, ottiene il gradi di S.T. di Vascello; rimpatriato nel 1926 ha vari importanti, incarichi.                                                                               Tenente di Vascello nel 1928 è Aiutante di Bandiera del Ministro della Marina, nel 1930 è con la Delegazione Italiana alla Conferenza Navale di Londra; nel 1937 Capitano di Corvetta, nel 1939 è in Albania.

Nelle II GM ottiene il comando di una Squadriglia di Torpediniere con insegna sul “Lupo” con il quale nella notte del 22 maggio 1941, di scorta ad un convoglio di pescherecci carichi di truppe tedesche destinate a Creta, impegna temerariamente un duro combattimento contro una grossa formazione di incrociatori inglesi riuscendo poi a disimpegnarsi e rientrare in porto con l’unità crivellata di colpi.

Nel marzo 1942 comanda la 4° Squadriglia Mas nel Mar Nero, promosso Captano di Vascello è al comando del Gruppo Flottiglie Mas e Motosiluranti distinguendosi in audaci azioni lungo le coste calabre.

Il  1° maggio 1945 comanda la “Vittorio Veneto”,  poi il “Giuseppe Garibaldi”.

 Contrammiraglio nel 1948, Ammiraglio di Squadra nel 1957, assume il comando della Squadra Navale nel 1959 ed è collocato in congedo assoluto nel 1964.

Medaglie: 1MOVM, 2 MAVM, 1 CGVM. CF tedesche  di 1° e 2° Classe.

 

CAPITANO DI CORVETTA MOVM GIORGIO GIOBBE (1906-1941)  COMANDANTE LA 1° FLOTTIGLIA MAS DI LA SPEZIA, ADDETTO ALLO SVILUPPO E AL PERFEZIONAMENTO DEI NUOVI MEZZI D’ASSALTO

Guardiamarina nel 1927, partecipa alla campagna Italo-Etiopica e successivamente  a quella spagnola, Capitano di Corvetta nel 1939 comanda la Torpediniera “Lince” durante l’occupazione italiana dell’Albania.

La II GM lo trova in qualità di Comandante Militare su una nave trasporto destinata al rifornimento delle isole dell’Egeo, nel 1941 passa al comando della 1° Flottiglia MAS di La Spezia  e si dedica  con fede ad entusiasmo ai nuovi Mezzi d’Assalto  della Regia Marina.

Al comando di una formazione destinata al forzamento della munitissima base navale inglese di Malta, giunto ad immediato contatto delle difese avversarie lancia, attraverso il varco aperto negli sbarramenti e sotto la violentissima reazione di fuoco del nemico, i suoi uomini.

All’alba del 26 giugno 1941, durante la fase di rientro  alla base di Augusta, Giobbe si trova a bordo del MAS 451, attaccato da numerosi aerei da caccia nemici, muore falciato dalle raffiche di mitragliatrice.

<…..” suggellava con la morte il coronamento dell’epica impresa già consegnata alla storia con l’aureola della gloria ai fasti della Patria”.>  (MOVM)

Altre decorazioni:  1 MAVM, 1 MBVM -

 

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