II GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELL'ERITREA ALLA BATTAGLIA DI CHEREN (3 FEBBRAIO – 22 MARZO 1941) – ULTIMI PREPARATIVI DI UNA PATTUGLIA DI PENNE DI FALCO IN PARTENZA PER UNA ENNESIMA RICOGNIZIONE ESPLORATIVA
Costituito il 1° agosto 1936 a Godofelassi, partecipò alle Grandi Operazioni di Polizia che si protrassero fino al 1939.
Durante la II GM fu presente alla carica di Cassala (4 luglio 1940) e alle dipendenze della 1^ Divisione Coloniale svolse intense attività esplorative lungo il confine sudanese.
Il 13 gennaio 1941 fu dislocato a Cu-Cub ove ebbe diversi scontri con le avanguardie britanniche e il 6 febbraio, spostato a Cheren, si distinse particolarmente a difesa di Monte Amba, Cima Biforcuta, Dongolas e svolse rischiose operazioni esplorative alla continua ricerca del nemico.
Al comando del Capitano Pietro Trigona, ormai ridotto nei ranghi,
fu inviato nell'altipiano di Imberti Uogheri ove, alle 16 del 2 aprile
1941, la sua epopea ebbe termine. Il Tenente Alfassio, comandante del
superstite 3° Squadrone, sciolse il reparto e in nome del Re donò il
cavallo e le armi alle sue Penne di Falco che in perfetto schieramento
presentarono le armi; tre
giorni prima il comandante dello Scacchiere Eritreo aveva accettato la
resa.
Cartolina -
III GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELL’AMHARA - COMBATTIMENTO DI CIUF-CIUFIT – (CHEREN - FEBBRAIO 1941)
Costituito a Asmara il 15 settembre 1937, un suo squadrone al comando del Capitano Venezze opera brillantemente sul Nilo Azzurro in azioni di Grande Polizia Coloniale, trasferito a Gondar il 1° marzo 1937 da vita al V Gruppo. Un'altro Squadrone al comando del Maggiore Giorgio Morigi opera per 5 mesi nell'Alto Scioa (zona dei Cinque Fiumi) distinguendosi nella carica di Zingarò Ushà, i suoi resti costituiscono a Addis Abeba il IV Gruppo ( 1° aprile 1937).
A Dessiè intorno ai pochi elementi lasciati agli ordini di tre ufficiali ( Capitano Perito, Capitano Piccinato, Sottotenente Gandurra) è ricostituito il III Gruppo, impiegato in 40 Operazioni di Polizia.
La Contessa Edda Ciano Mussolini, madrina del Gruppo, dona lo Stendardo. Nella II GM al comando del Capitano Adriano Combi partecipa alla conquista di Cassala e alla Battaglia di Cheren fino al 9 febbraio 1941 distinguendosi in numerosi combattimenti specie a Ciuf-Ciufit (7 febbraio 1941) ove appiedato, respinge due battaglioni “Rajputana” ricacciandoli in val Bogù con gravissime perdite. Trasferito a Adi Chebrai, alla caduta di Cheren e Adi Ugri, rimane isolato senza rifornimenti per cui è sciolto, le armi distrutte e agli ascari sono donati i cavalli assegnati ad ognuno.
Gli ufficiali e i sottufficiali non riescono a raggiungere l'Amba Alagi, molti sono catturati altri si arrendono dopo la fine delle ostilità.
Il Sottotenente
Giorgio Neri custodisce gelosamente lo Stendardo nei cinque anni di
prigionia in India , Stendardo che ora, unitamente
a una drappella, sono al Museo dell'Arma di Cavalleria
di Pinerolo consegnati dal Generale A. Combi vecchio comandante
del Gruppo.
Cartolina -
IL RITORNO
DELLA PATTUGLIA DI PENNE DI FALCO – CAMPAGNA ETIOPICA 1935-36
Olio su
cartoncino telato
Pubblicata in
b/n a pag 18 nell’album “Ascari e Dubat” (Truppe Coloniali Italiane) –
Ciarrapico Editore 1977
LA CARICA DEL IV GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELLO SCIOA A MONTE TIGH (GOGGIAM) – 28 MARZO 1938 (A.O.I.)
Il IV Gruppo nasce il 1° aprile 1937 al comando del Maggiotre Giorgio Morigi, partecipa alle Operazioni di Grande Polizia -
Il 28 marzo 1938, unitamente al 1° Gruppo Squadroni del Capitano
Ajroldi, effettua l'epica carica di Monte Tigh disimpegnando la 1^
Brigata Coloniale del
Ten.Colonnello Orlando Lorenzini attaccata da ingenti formazioni
ribelli. Il 18
gennaio 1939 carica a Costone Balù (Val Cassam), quindi
a Gharghè Colbà (Scioa) il 4 febbraio e a Tullidintù-Adami
(Alto Scioa) il 20 luglio 1939 (unitamente alla banda “Auasc” del
Tenente Bruno Martinez de la Restia)-
Nella II GM agli ordini del maggiore Nicola Toriello il 3 maggio
1941, alla testa della Colonna Maraventano tentò, combattendo, di
raggiungere il Duca d'Aosta
sull'Amba Alagi. - Percorse
600 km nella valle del Nilo Azzurro e si arrese con l'onore delle armi a
Uogghidì del Boranà-
MOVM alla memoria : Sottotenente
Giovanni Thun Hohenstain ( Monte Tigh 1938)
e Sottotenente
Cesare Giorgio Raita (Costone Balù 1939)-Quarta di copertinadel
mensile “Storia & Battaglie” n° 64 dicembre 2006.
Cartolina -
LA CARICA DEL XIV GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE BANDE AMHARA AL TORRENTE MAGHECC (LAGO TANA – A.O.I.) 1941
Maghecc 13 settembre 1941, il XIV Gruppo Squadroni al comando del Ten.Colonnello Giulio De Sivo effettua sette cariche travolgendo 6.000 guerriglieri che minacciavano Gondar da sud-est.
Fu questa l'ultima carica di cavalleria in A.O.I.
Più volte
ricostituito per le perdite subite il XIV è l'unico Reparto della
Cavalleria Italiana, sia
Coloniale che Nazionale che
abbia meritato due citazioni nei Bolletttini di Guerra del Comando
Supremo: n° 448 del 26 agosto e n° 468 del 15 settembre 1941.
I superstiti,
appiedati, continuarono a combattere nel ridotto di Gondar, rifiutarono
il meritato onore delle armi e spezzarono contro i sassi le loro
scimitarre di fronte al nemico allorchè ebbero l'ordine di cessare la
lotta, era il 27 settembre 1941.
Cartolina -
LA CARICA DELLA BANDA A CAVALLO “AUASC” (PENNE DI FALCO) DELLA P.A.I. A TULLIDINTU' (ALTO SCIOA – A.O.I.) - 1939
Il 20 luglio 1939 durante una Operazione di Grande Polizia nella regione Ofù - Boccam la Colonna del T.Colonnello Giorgio Morigi ( IV Gruppo Squadroni Cavalleria Coloniale e Banda a Cavallo “Auasc”) fu improvvisamente sottoposta a violento fuoco nemico nella zona di Tullidintù per cui il comandante della “Auasc”, Tenente Bruno Martinez de la Restia, lanciò immediatamente la sua Banda in una furiosa carica scompaginando momentaneamente le forti e agguerrite formazioni ribelli che poco dopo investite anche dagli Squadroni del IV Gruppo furono quasi completamente annientate.
Testimone attivo dell'eroico evento fu Dino Buzzati, inviato
speciale del Corriere della Sera.
Quarta di
copertina del mensile “Storia & Battaglie” n°53, dicembre 2005 e nel n°
64, dicembre 2006 -
Pubblicata nello “Annuario Dati Equitazione 2006”, pag. 193 – Roma - Pubblicata sulla rassegna periodica dei non-collaboratori “Volontà” n° 1-2, gennaio-febbraio 2006 a coronamento dell’articolo “Alla carica con Parducci” di Vezio Melegari di cui alle pagg. 12-13.
Cartolina -
LE CARICHE DEL GRUPPO BANDE A CAVALLO DELL'AMHARA DEL TENENTE AMEDEO GUILLET A CHERU' (A.O.I.) -24 GENNAIO 1941-
Il Gruppo Bande fu costituito a Gondar nei primi mesi del 1940, (II GM): il Tenente Guillet, ricevuto l'ordine di trattenere la brigata motocorazzata anglo-indiana “Gazzelle Force”, l'affronta decisamente nei pressi di Cherù. Le quattro Bande del Gruppo a turno escono allo scoperto dal letto di un wadi ove si erano momentaneamente nascoste e pur sottoposte al fuoco di sbarramento dell'artiglieria caricano furiosamente la fanteria indiana scompaginandola.
Il Tenente Roberto Togni MOVM, comandante la 2^ Banda, tornato al riparo dell'wadi si accorge che tre carri armati stanno minacciando l'accerchiamento del Gruppo, seguito da 30 volontari si avventa temerariamente sui Matilda vanificandone l'attacco nonostante il fuoco micidiale delle loro mitragliatrici, solo due cavalieri amhara sopravviveranno.
Guillet ordina altre travolgenti cariche e assolto il compito assegnatogli ritira il Gruppo verso Cheren ove di coprirà ulteriormente di gloria; dopo la resa della piazzaforte guiderà i superstiti in una leggendaria lotta partigiana contro gli anglo-abissini.
Opera pubblicata sull'Annuario Dati Equitazione (pag.367) 2007- Roma e ancora nell'Annuario Dati Equitazione (pag.189) 2009-Roma.
Cartolina -
LE CARICHE DEL VI GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELL'HARAR-LANCIERI DEGLI ARUSSI (PENNE DI FALCO)- A.O.I. 2-4 APRILE 1941-
Il VI Gruppo costituito alla fine del 1937, subito impiegato in azioni di grande Polizia (Uomba-1938; Tube Ilalà-1939) ebbe modo di distinguersi anche negli importanti Cicli Operativi della II GM che si conclusero nelle fatidiche giornate del 2-4 aprile 1941, quando reduci da recenti combattimenti, i 500 Lancieri degli Arussi del Maggiore Rinaldo Emiliani, in marcia lungo la direttrice Ambò-Gaggi.Addis Alem furono impegnati in violentissimi scontri contro oltre 13.000 guerriglieri.
Eroiche cariche di contenimento e di sfondamento si susseguirono senza soluzione di continuità, solo tre ufficiali e un piccolo nucleo di Lancieri superstiti riuscirono a filtrare tra le file nemiche- Gli Arussi, fieri guerrieri preferivano la morte alla resa agli Scioani loro acerrimi nemici. Al Tenente Archimede Martini comandante del 2° Squadrone fu concessa la MOVM alla memoria.
Pubblicata sulla rassegna periodica dei non-collaboratori“Volontà” n° 1-2, gennaio-febbraio 2006.a coronamento dell’articolo “Alla Carica con Parducci” di Vezio Melegari di cui alle pagg. 12-13 -Quarta di copertina del mensile “Storia & Battaglie” n° 53 dicembre 2005 e n° 63 del novembre 2006-
Cartolina
-
MUNTAZ DEL
GUPPO SQUADRONI DI CAVALLERIA ERITREA NELLA CAMPAGNA ITALO-ETIOPICA 1935
-36. (Acquarello e tempera 0,50x0,70)
L’originale è
al Museo Nazionale dell’Arma di Cavalleria a Pinerolo.
Il Gruppo era
formato dal 1° e dal 2° Squadrone,, ogni squadrone aveva la forza di
forza di circa 150 cavalli
su quattro plotoni, ciascuno armato anche di fucile mitragliatore Breda,
il nucleo mitragliatrici pesanti
è montato su muletti ed ha
quattro armi Schwarslose, ad ogni squadrone è assegnata una salmeria di
circa 50 muli.
Complessivamente il Gruppo
ha la forza di 9 poi 10
ufficiali, 8 graduati
nazionali, 437 eritrei, 300 cavalli, 200 muli, 8 fucili mitragliatori, 4
mitragliatrici pesanti.
Il 3 0ttobre
1936 i due squadroni varcano il Beles, a protezione della destra del
Corpo d’Armata Eritreo
(Gen. Pirzio Biroli), che avanza verso l’Entisciò.
Il 5 ottobre
sono a contatto con la retroguardia di Ras Sejum nei pressi di Colle
Tzada Ahmed, occupano poi la stretta di Af Zebid nei cui pressi hanno il
primo scontro col nemico.
Pubblicato a
pag, 224 del I Volume de “Gli Anni’40”
Storia Illustrata della Guerra Italiana (opera in quattro volumi)
Ciarrapico Editore- Roma 1980 –
Pubblicato
nella pagina centrale con altri 17 miei lavori sotto il titolo”Studi
sulle Truppe di Colore Italiane” nella rivista “Gesto” n° 0, maggio
1976, direttore artistico Ercole Saviane –
Pubblicato a
pag.19 dell’album “Ascarie Dubat” (Truppe Coloniali Italiane) –
Ciarrapico Editore 1977
Pubblicato nel
depliant-invito “Le Truppe di Colore Italiane nei dipinti di Alberto
Parducci” a cura della Galleria “Portici”, via S.Stefano 36/d,
Bologna, per la mostra tenuta dal 16 dicembre 1978 al 4 gennaio
1979, presentazione di Vittorio
Del Giudice.
Pubblicato
nella pagina centrale con altri 17 miei lavori sotto il titolo “Studi
sulle Truppe di Colore Italiane” della rivista “Gesto”, n° Zero, maggio
1976, direttore artistico Ercole Saviane.
PENNA DI FALCO
DEL III GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE- AFRICA ORIENTALE ITALIANA
1940-1941.
Costituito il 5
settembre 1936 prese anche la denominazione di III Gruppo Squadroni
Cavalleria Coloniale dell’Amhara alla fine del 1939.
Il suo motto
era “Celerrime ad Metam”.
Partecipò alle
Operazioni di Grande Polizia dal 1937 al 1939 e durante la II GM fu
presente a Cassala e a Cheren, venne sciolto il 4 aprile 1941.
Copertina del
mensile “Storia & Battaglie”
n° 34, marzo 2004-
Pubblicata
anche con altre sette miei
lavori nel manifesto
“Truppe Indigene A.O.I.-1940-1941” allegato al numero
34 stesso.
Pubblicata nell'Annuario Dati Equitazione 2006, pag.215 , Roma-
Cartolina -
PENNA DI FALCO DEL XIV GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELL'AMHARA- AFRICA ORIENTALE ITALIANA 1939-1941-
Fu costituito il 1° gennaio 1939 dalla preesistente Banda a Cavallo del Bassopiano Occidentale, il suo motto era :“E la Morte a Paro a Paro”. Partecipò attivamente alle Operazioni di Polizia Coloniale e fu presente in numerosi fatti d'arme della II GM ove si distinse nella furiosa carica di Torrente Maghecc del 13 settembre 1941 durante la Battaglia di Gondar.
Pubblicato con altri sette miei lavori nel manifesto “Truppe Indigene A.O.I. 1940-1941” allegato al mensile “Storia & Battaglie” n° 34, marzo 2000–Cartolina -
PENNA DI FALCO
DELLA GUARDIA ALLA LEGAZIONE ITALIANA DI ADDIS ABEBA - 1934