Alberto Parducci

Opera Omnia On Line

CAMICIE NERE

         

LA BATTAGLIA

SACRARIO “PICCOLA CAPRERA” PONTI SUL MINCIO (MN): (km 3 da Peschiera del Garda)

Opera esposta nella quadreria del Sacrario-                                      Cartolina edita a  cura . dell’Associazione Nazionale Volontari  “Bir el Gobi” -Pubblicata sul mensile “Diana Armi” n° 2, febbraio 1993                                                                                      Pubblicata sul mensile “Diana Armi”  n° 11, novembre1993 -

Pubblicata su “Cartoline” 17^ del 16 giugno 1990-

Pubblicata su “La Cartolina d'Epoca” 61^ del 29 settembre 1990  (vendita per corrispondenza)-              

La stampa di una seconda tiratura limitata a 1000 copie, numerazione progressiva,  è stata curata dalla Europian Military Agency Roma 1992  ed inserita in cofanetto in occasione della Mostra di Militaria all’EUR organizzata dalla “Rivista Militare” S.M.E.

Una terza tiratura è stata curata della PUBLI/CARD di Torino -

BENITO MUSSOLINI – MARZO 2005

Acrilico su tela 0,40 x 0,60 dipinto per “Italia Tricolore” in occasione del 60° anniversario dell’assassinio di Benito Mussolini.

Copertina  del numero speciale del   mensile “Italia Tricolore” (per la Terza Repubblica), n° 4 aprile 2005, la stessa immagine è pubblicata anche alla pag. 28 e in quarta di copertina  a commento del  trafiletto “Dipinto commemorativo del pittore Alberto Parducci in esclusiva  per L’Italia Tricolore“, segue un breve curriculum.

Cartolina e stampe a cura  di Augusto Fontana direttore di Italia Tricolore -

CAMICIA NERA VOLONTARIO MOVM ALDO SPAGNOLO (1920-1941) STUDENTE UNIVERSATARIO DELLA FACOLTA' DI SCIENZE COLONIALI-

Volontario Camicia Nera nel CLV Battaglione d'Assalto schierato nel sanguinoso settore di Klisura ove si era infranto il massimo sforzo greco contro l'invalicabile
 “muro “ eretto dall'eroismo italiano.

La motivazione della MOVM testimonia : < “....durante aspro combattimento....si slanciava dalle trincee, solo, col tascapane pieno di bombe. Esauritele e rientrato illeso nelle linee, rifornitosi nuovamente di bombe, sotto il fuoco micidiale, tornava di nuovo ad affrontare il nemico sopraggiungente,  noncurante di ogni avvertimento, ritto sulla trincea e nel supremo sprezzo del pericolo incombente, faceva strage con le bombe finchè, investito da una raffica, cadeva colpito a morte. Consapevole della fine imminente, rifiutava ogni soccorso per non sottrarre uomini alla lotta. Negli ultimi istanti incitava i compagni a resistere per mantenere la posizione, rivolgendo il suo pensiero alla Patria e al Duce.....Fulgida espressione di giovinezza italica ed esempio superbo di leggendario ardimento – Zona di Klisura - Caposaldo 25 (Fronte Greco), 9 gennaio 1941 – XIX” >            Cartolina -                                                    

CAPOMANIPOLO MOVM EMANUELE LEONARDI DI VILLACORTESE (1902-1936),  128° COMPAGNIA DELLA  128° LEGIONE CC.NN., POI COMANDANTE DI BANDA IRREGOLARE INDIGENA ( GIA’ DEL REGGIMENTO “NIZZA CAVALLERIA” (1°) –

Di nobile famiglia piemontese, frequenta il Corso Allievi Ufficiali  di cpl. in “Piemonte Reale” e nel luglio 1923 è assegnato in “Nizza Cavalleria”, congedatosi si laurea in giurisprudenza.

Nel 1932, richiamato per un periodo, è promosso Tenente, nel 1935 non essendogli stato possibile  partire per  l’A.O. con reparti di cavalleria, è Capomanipolo della 28° Compagnia Cannoni della Divisione CC.NN. “1° Febbraio” (5°), sbarca a Massaua il 13 novembre e su espressa richiesta passa al comando di una banda irregolare indigena di nuova formazione cui trasfonde disciplina e caparbia volontà aggressiva.

In esplorazione importantissima per una grande unità in procinto di avanzare guida con audacia e fermezza la sua banda e  due altre in rinforzo in cruento combattimento, persiste nella lotta anche dopo l’improvviso tradimento degli abitanti del luogo e il sopraggiungere di rinforzi nemici con mitragliatrici.

Dopo tre ore di attacchi e contrattacchi  <”….Cadeva sul campo….consacrando col consapevole sacrificio la sublime abnegazione delle sue bande che ebbero tutti i nazionali uccisi o gravemente feriti e testimoniarono con l’ingente tributo di sangue la fedeltà al loro comandante- Adi Chiltè (Adi Abò), 20 febbraio 1936- >  così testimonia la MOVM.

IL CARRO ARMATO M13 ADIBITO AL COLLEGAMENTO DEI CAPISALDI DEI GG.FF. DI Q.182 E Q.188 DISTANTI FRA LORO ALCUNI CHILOMETRI – BATTAGLIA DI BIR EL GOBI  3-7 DICEMBRE 1941 -      Il 2 dicembre il I Battaglione  GG.FF. trasportato da  Ain el Gazala a  Q.182 di Bir el Gobi provvede alla sistemazione del caposaldo: 33 ufficiali, 801 sottufficiali e volontari e 61 soldati di presidio del Recam che fra l'altro ha in dotazione due carri armati M13 uno dei quali fuori uso.       Il  II Battaglione GG.FF. è schierato a Q.188: 19 ufficiali, 638 sottufficiali e volontari.    La vittoriosa  battaglia difensiva scatenatasi  rappresenta  l'apoteosi dei  GG.FF., l'inizio della loro eroica leggenda, onore e vanto del volontarismo italiano.      Il giorno 4 il carro M13 dell'Ariete è colpito dal fuoco nemico, dei tre impavidi carristi, studenti universitari volontari, due sono feriti e subito sostituiti da due coraggiosi  Giovani Fascisti.      I  GG.FF. hanno avuto l'onore di essere citati nei Bollettini di Guerra del Comando Supremo  553 del 7 dicembre 1941 e 1081 dell'11 maggio 1943.   

In quarta di copertina del mensile “Storia & Battaglie” n° 97, dicembre 2009-

Cartolina -

IL GRUPPO BATTAGLIONI GG.FF. NELLA BATTAGLIA DI BIR EL GOBI (3-7 DICEMBRE 1941) –

“PEZZO ANTICARRO 47/32,  ALZO ZERO, IN AZIONE CONTRO MEZZI CORAZZATI DELL’11^ BRIGATA INDIANA” –

Nella vittoriosa battaglia il Gruppo Battaglioni GG.FF. ha 52 caduti, 112 feriti, 31 dispersi oltre a 5 caduti e 11 feriti del Presidio RECAM.

Le perdite dell’11^ Brigata Indiana sono di 300 caduti,  400 feriti, 300 dispersi oltre a 8 carri armati  leggeri, 7 pesanti,  10  trainati, 4 autoblindo, 21 Bren Carrier, 30 automezzi vari e un numero imprecisato di armi, come è dato leggere dalla relazione pubblicata nel libro “Official History of Indian Force”.

Cadono  n elle mani dei Giovani Fascisti 71 prigionieri.

Dopo Bir el Gobi i fatti d’arme più significativi cui sono stati impegnati i Giovani Fascisti portano il nome di El Adem, Marsa el Brega, Siwa, Agedabia, Buerat,  Mareth,  Akarit Chotts,  Takruna,  Enfidaville –

Cartolina -

MUSSOLINI E PIO XI

Immagine introduttiva del Volume “Mussolini e Pio XI” di Duilio Susmel- Dino Editori 1974, Roma.

Matita in sanguigna  0,50x0,70.

ITALO PALESSE, PARACADUTISTA, VOLONTARIO NEI “NUCLEI SPECIALI” DELLA R.S.I. FUCILATO DAGLI AMERICANI A  S. ANGELO IN FORMIS – S. .MARIA CAPUA VETERE IL 30 APRILE 1944 -

Italo Palesse , 22 anni, unitamente  agli altri tre “agenti speciali” : Franco Aschieri, 18 anni,  Giorgio Tapoli,  19 anni,  Vincenzo Tedesco, 19 anni, tutti appartenenti al Battaglione Nuotatori Paracadutisti della X^ MAS, cadono inneggiando al Duce e all' Italia.

Gli elementi dei “Nuclei Speciali” della R.S..I  come il “Gruppo Vega” della Decima Mas e molti altri “Gruppi”, addestrati in scuole appositamente create, furono oltre quattromila, uomini e donne, quasi tutti giovani e tutti volontari, operavano in abiti borghesi infiltrandosi oltre le linee Alleate per azioni di sabotaggio o raccolta di informazioni, se catturati erano passibili di fucilazione secondo le convenzioni internazionali.                                                                                                                                                        I “sabotatori” catturati e passati per le armi, salvo uno, furono tra i 70 e i 100, tutti seppero morire con onore.             
Gli Alleati sottoposero tutti gli “agenti speciali” catturati a disumane torture per tentare di estorcere delle informazioni. 

Quarta di copertina del mensile “Storia & Battaglie” n° 99, febbraio 2010 - Cartolina -

LA 90^ LEGIONE CC.NN. “PISA” (INDOMABILE) -         Con la Campagna Italo-Etiopica il 1° Battaglione Mitraglieri (Seniore Vico Farulli) fu mobilitato per la 1^ Divisione CC.N. “23 Marzo” partecipando  alla Battaglia dell'Endertà e alla Seconda Battaglia del Tembien.   Il  CXC Battaglione CC.NN. “Pisa” (Seniore Guido Guidi) fu invece mobilitato per la 7^ Divisione CC.NN. “Cirene” destinata alla Libia, (con la mobilitazione delle Legioni e dei Battaglioni per l'A.O., venne adottato il criterio di dare ai reparti mobilitati lo stesso numero del reparto aumentato di cento).    Nella II GM il XC Battaglione CC.NN. “Pisa”, inquadrato  nella Divisione “Cremona”, partecipò alla battaglia delle Alpi Occidentali.            In seguito la 90^ Legione CC.NN. d'Assalto (XC Battaglione CC.NN., 90^ Compagnia Mitraglieri, CXLVIII  Battaglione CC.NN. “Benevento”) inquadrato nella Divisione “Cremona” fu destinato alla vigilanza e alla difesa delle coste in Sardegna  (21 marzo 1941-17 novembre 1942) e poi in Corsica ove il XC Battaglione e la  90^ Compagnia Mitraglieri vennero schierati nella sona di S.Manza.
 Cartolina -

LA DIVISIONE “GG.FF” NELLA BATTAGLIA DEL MATRETH (TUNISIA) - MARZO 1943-

“ALLARME AEREO, MITRAGLIERA DA 20 mm PRONTA AD ENTRARE IN AZIONE”-

Nel lungo ciclo operativo in A.S. le perdite dei Giovani Fascisti ammon tano a 1.338 fra caduti, feriti, dispersi e deceduti in prigionia su una forza complessiva di 2.387 uomini (76 ufficiali, 107 sottufficiali, 2.204 volontari).

Nella zona di Enfidaville (Tunisia) si consuma l’ultimo atto della loro eroica epopea a Q.141 di Takrouna che difendono accanitamente e valorosamente respingendo tutti gli attacchi nemici fino al giorno 13 maggio 1943 quando, completamente accerchiati, sono costretti alla resa.

Nel 211POW in Algeria, ogni sera al tramonto, i GG.FF., perfettamente inquadrati, con la faccia rivolta al sole calante cantano orgogliosamente la “Preghiera del Legionario”.

Cartolina -

 

LE CAMICIE  NERE DEL 63° GRUPPO “TAGLIAMENTO” IN COMBATTIMENTO – FRONTE RUSSO 1942 –

Al Labaro del 63° Gruppo CC.NN. “Tagliamento” è stata concessa la MOVM con la seguente motivazione :

< “ Erede e fedele continuatore di unità CC.NN. della quale,col nominativo, assumeva i titoli preclari di reputazione e valore, durante inseguimento del nemico agguerrito ed esperto, riaffermava tempra battagliera, sicura prestanza militare.

Dislocato in posizione fiancheggiante  in settore di delicata portanza, al primo allarme, balzava compatto contro colonne bolsceviche che tentavano di guadagnare terreno sulla destra del Don, e i cruenti duelli,ne frenava l’urto.

Successivamente accerchiato in un caposaldo, v i resisteva intrepido per alcuni giorni, sopportando perdite gravi in morti e feriti-

Mentre le munizioni stavano per esaurirsi i superstiti si facevano largo tra i nemici con bombe a mano: rompevano il blocco e raggiungevano con gli altri combattenti delle posizioni vicine con inalterato spirito offensivo e indomita volontà di riscossa”

Fronte Russo (Nikitino- Schterowka- Ansa del Don- Tschebotarewskij) luglio-agosto 1942.>

Precedentemente per le azioni dall’agosto a maggio 1941 la 63° Legione “Tagliamento” aveva meritato la MAVM al Labaro.

In seguito la 63^ Legione CC.NN. d’Assalto fu denominata 53° Gruppo Battaglioni CC.NN. “M” “Tagliamento.

Cartolina-

LE CAMICIE NE DEL CAPOLSALDO CULQUALBER-PASSO DELLE EUFORBIE, GONDAR, A.O.I. 21 NOVEMBRE 1941.

Alle ore 3 del 21 novembre grossi nuclei anglo-abissini iniziano ad ammassarsi  intorno al Caposaldo sul quale imperversa un ennesimo violentissimo bombardamento.

E’ dal 22 luglio che il presidio italiano (1.800) uomini) resiste impavidamente e talvolta contrattacca con eroica spavalderia il nemico provocando ingenti perdite, ormai i superstiti del  CCXL Battaglione CC.NN. del Seniore Alberto Cassòli (già Ufficiale dei Bersaglieri), quelli del I Battaglione CC.RR. Mobilitato dell’A.O.I. e gli Zaptiè (200 Carabinieri e 180 Zaptiè) del Maggiore Alfredo Serranti e del LXVII Battaglione Coloniale del Maggiore Carlo Garbieri ben sanno  che è giunto il momento dell’estremo sacrificio-

Prima dell’alba, nel buio, ecco elevarsi il fiero “Canto dei Legionari di Culqualber” che si diffonde anche nelle file dell’attonito nemico, è l’ultimo virile saluto che le CC.NN. danno alla Patria e alla vita.

Alle ore 13 dopo estenuanti sanguinosissimi combattimenti le ultime CC.NN. superstiti si scagliano ferocemente contro il nemico immolandosi al completo insieme ai Carabinieri, gli Zaptiè e agli Ascari del LXII.

I  Maggiori Serranti e Garbieri hanno avuto la MOVM alla memoria purtroppo, ingiustamente, l’unica ricompensa non ancora concessa è quella alla memoria del Seniore Cassòli.-                                                                        Seconda di copertina del mensile “Storia & Battaglie” n° 98, gennaio 2010

Cartolina -

 

LEGIONARIO – CAMICI NERA DELLA DIVISIONE “28 OTTOBRE”(2^)- GUERRA ITALO-ETIOPICA  1935-36

La Divisine CC.NN.“28 Ottobre”(2^) al comando del Generale Umberto Somma , sbarcata a Massaua nei primi  giorni del settembre 1935, ha  le sue giornate di sangue e di gloria a Passo Uarieu (20-24 gennaio 1936 durante la  Prima Battaglia del Tembien), partecipa alla Seconda Battaglia del Tembien , (27-28 febbraio 1936), occupa Abbì Addì capitale del Tembien (29 febbraio) e rimane a presidio dell’intera regione.

237 sono i caduti, 216 i feriti, 5 le MOVM alla memoria, 2 le MBVM ai Labari delle Legioni.

Il 31 agosto 1936 la “28 Ottobre” rientra in Italia, a Genova-

Tempera 0,70 X 100 –

Cartolina

 

CAPOMANIPOLO MOVM LINO ZAMBRINI (1911-1939),  BATTAGLIONE ARDITI, RAGGRUPPAMENTO CARRISTI, DIVISIONE “LITTORIO” –

Sottotenente nel 1932 col 26° Reggimento Artiglieria da Campagna, volontario nel 1935 in A.O., inizialmente col III Gruppo del 19° Artiglieria Divisione ”Gavinana”,  poi col Gruppo Bande dell’Altipiano di Cheren, assume il comando di una di esse dopo il combattimento di Af Gagà, è presente all’occupazione di Gondar, alle Sorgenti del Nilo Azzurro e di Debra Marcos alla testa delle truppe irregolari del Degiac Chessessù.

Capomanipolo nel 1938 è assegnato al IX Battaglione CC.NN. mobilitato per la Spagna.

Nel combattimento di Barranco (Quote 340- 320-300 della carrareccia Cogul, al km 26,500 della strada Albaces-Casteldans) del 3 gennaio 1938, animatore instancabile dei propri uomini, è primo nell’assalto di una forte posizione nemica, ferito gravemente, conscio delle propria fine, incita i suoi dipendenti a persistere nella lotta e al suo comandante di battaglione che lo rincora risponde:< “Non m’illudo, per me è finita, muoio però tranquillo e contento di avere compiuto fino all’ultimo il mio dovere di fascista”>, così testimonia la motivazione della MOVM concessagli.

LEGIONARIO DEI BATTAGLIONI “M” DEI REPARTI DISLOCATI IN  BALCANIA CHE HANNO CONTINUATO A COMBATTERE CONTRO LE  BANDE TITTINE ANCHE DOPO L’ARMISTIZIO DELL’8 SETTEMBRE 1943.

 

MILIZIE SPECIALI -                                                                                                                                                                                                     Milizia Forestale

Milizia Stradale

Milizia Ferroviaria

Milizia Portuale

Milizia Postelegrafonica

Cartolina -

 

 

CAMIONETTE SAHARIANE A.S.42 DEL REGGIMENTO “GIOVANI FASCISTI” IN RICOGNIZIONE OFFENSIVA –

Copertina del numero speciale  “STORIA/VERITA”, aprile 1995, proprietario dell’originale il Dottor Dante Ciabatti, ex. GG.FF., direttore del periodico.

Pubblicata a pag.8 del periodico mensile “Storia del Novecento” , n° 7, giugno 2009,  a corredo della prima parte dell’articolo “I Ragazzi di Bir el  Gobi”( I Battaglioni “Giovani Fascisti) dallo loro nascita alla campagna di Tunisia di Daniele Lembo -

Cartolina-

 

CENTURIONE DELLA M.V.S.N. MOVM  RENATO LORENZO LORENZETTI  1893-1939)

          COMANDANTE DI COMPAGNIA ANTICARRO, VI GRUPPO CANNONI 65/17, DIVISIONE   “FRECCE VERDI” (O.M.S.) LLINAS DEL VALLES  (SPAGNA) 1939 –

Studente Universitario, mobilitato nel 1915, è nominato Sottotenente di cpl. assegnato ai “Lancieri di Milano”, partecipa ad azioni di guerra, promosso Tenente nel 1916, nel 1918 è aviolanciato nelle retrovie austriache del Friuli invaso e fornisce utili informazioni sul nemico ( MAVM e CGVM).

Congedato nel 1919, si laurea in ingegneria nel 1922; promosso Capitano di cpl. nel 1935, è mobilitato   col grado di Centurione della Milizia, sbarca a Cadice nel settembre  1937, assume il comando della 4° Compagnia del 738° Battaglione dell’8° Reggimento e successivamente di una Batteria del  IV Gruppo Cannoni.

MOVM: <” Audace e valoroso  combattente…..In più combattimenti coscientemente e serenamente sfidando le più intense offese, ha preceduto con i suoi cannoni reparti più avanzati di fanteria, entusiasmando e trascinando questi e i propri dipendenti.  Nella dura giornata del 30 gennaio, mentre davanti a tutti, neutralizzava autoblinde e carri armati che si opponevano tenacemente all’avanzata delle divisioni, veniva mortalmente colpito: unico suo rammarico quello di abbandonare la lotta- (O.M.S.) Llines del Valles, 30 gennaio 1939”>.

Decedeva nell’Ospedale Militare di Barcellona il 3 febbraio successivo.

 

REPARTI CAMICIE NERE DEI BATTAGLIONI D’ASSALTO IN AZIONE SUL FRONTE GRECO-ALBANESE (CAMPAGNA DI GRECIA 1940-1941)

Fino alla data dell’8 settembre 1943 i Legionari della M.V.S.N. dimostrarono inequivocabilmente di essere al servizio della Patria anteponendola alla fedeltà al Partito, il loro sacrificio fu esclusivamente rivolto alla gloria e alla grandezza d’Italia.

Le CC.NN. furono impiegate in Libia (1923-31); A.O. (1935-36); Spagna (1935-39); Difesa dell’A.O. 81940-41); Corsica, Egeo, Francia (1940-43); Jugoslavia (1941-43); Russia (1941-1943); Difesa dell’Italia (1943-45).

Il loro sacrificio si riassume in 14.142 caduti e in un numero imprecisato di feriti, le ricompense ai reparti sono:  20 Ordini Militari di Savoia ai Labari di tutte le Legioni operanti in A.O. (1935-36), 37 ricompense al  V.M. ai  Labari di Legioni di CC.NN.; le  individuali sono: 20 Ordini Militari di Savoia,  90 MOVM, 1.232  MAVM, 2.432  MBVM, 3.658  CGVM -

Cartolina -

 

CENTURIONE MOVM  ROMOLO FOWST (1893-1938), COMANDANTE COMPAGNIA FUCILIERI,

1° REGGIMENTO FANTERIA “FRECCE NERE” (GIA’ DEL REGGIMENTO “LANCIERI VITTORIO EMANUELE II) – SETTORE DI VALJUNQUERA, 26 MARZO 1938 ( SPAGNA)

Volontario in Cavalleria nel 1912, “Cavalleggeri di Roma” (20°).partecipa alla I GM, ferito a Monfalcone nel 1916 (MAVM); rientrato è ammesso al Corso Allievi Ufficiali Mitraglieri, ottiene la nomina  a Ufficiale, è in zona di operazioni con i “Cavalleggeri di Monferrato” (18°); promosso Tenente nel 1918.

Ritornato alla vita civile è richiamato a domanda col grado di Capitano nei “Lancieri Vittorio Emanuele II” nel 1935, congedato  nel 1936, passa a disposizione del Comando Generale della Milizia col grado di Centurione, nel 1937 è inviato in missione speciale oltremare assegnato al comando della 2° Compagnia  del 1° Reggimento “Frecce Nere”.

MOVM:  <”::::Volontario in terra di Spagna per il trionfo degli ideali fascisti….ardito e capace, fu esempio ai propri dipendenti per attaccamento al dovere e sprezzo del pericolo.   Comandante di una compagnia fucilieri, per sventare un contrattacco nemico….non esitava a portarsi alla testa del plotone di rincalzo e con esso si slanciava arditamente contro il nemico riuscendo a metterlo in fuga.  Nell’atto ardimentoso, colpito da raffiche di mitragliatrici, incontrava morte eroica concludendo così come l’aveva vissuta, tutta una vita dedicata alla Patria e al Fascismo – Settore di Valjunquera, 26 marzo 1938”.

 

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