Alberto Parducci

Opera Omnia On Line

ALPINI

36° RADUNO DELLA DIVISIONE “MONTEROSA”- VERONA 8 -9 GIUGNO 1996

Reparti della Divisione Alpina Monterosa (RSI) i azione sul Fronte della Garfagnana.

Pubblicata sul mensile “Diana Armi” n° 9, settembre 1996.

71° RADUNO NAZIONALE ALPINI -  PADOVA 9 – 10 MAGGIO 1998-                                        FRONTE GRECO 1940-

Gli Alpini della Divisione “Julia” all'assalto sui contrafforti del Pindo (Epiro)-

Opera  pubblicata sulla “Rivista Militare” n° 4, luglio-agosto 1990, pag.33. 

L'originale è di proprietà dello S.M.E.

Cartolina.

 

77 ^ ADUNATA NAZIONALE ALPINI – TRIESTE  14-15-16  MAGGIO  2004

“ALPINO DELL’A.R.M.I.R.- CAMPAGNA DI RUSSIA – II GM-“

Olio acrilico su tela 0,40x 0,60

Le 57.000 Penne Nere del “Corpo d’Armata Alpino” : Divisioni “Tridentina”, “Julia”, “Cuneense” raggiunsero  il Fronte dell’Est nell’estate 1942.

La gloriosa epopea degli Alpini che contrastarono un nemico tredici volte superiore per numero vide il sacrificio di 34.530 uomini fra caduti e dispersi e 9.410 feriti e congelati.

A.N.A. (ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI) – SEZIONE DI PARMA –

Bardi (PR)  27-28 luglio 1996- “Centenario della 1° MOVM alpina, concessa al Capitano Pietro Cella caduto nella Battagli di Adua - 1896”

Pubblicata  sul mensile  “Il Reduce d’Africa” dell0A.N.R.R.A n°6, settembre 1996 a coronamento del trafiletto “Ricordare Fiume” di Giuseppe Spelorzo -

72° RADUNO NAZIONALE ALPINI – CREMONA 14-15 MAGGIO 1999

Fronte Russo – Dicembre 1942 – Impegnati in duri combattimenti gli alpini tentano di arginare l’offensiva sovietica.

Pubblicata  sulla “Rivista Militare” n° 4, luglio-agosto 1990, pag.33

Tavola originale proprietà dello S.M.E.

Cartolina -

 

GLI ALPINI SCIATORI DEL “MONTE CERVINO” – II GM -

Cartolina -

MAGGIORE S.P.E. MOVM MARIO CECCARONI (1897-1941), 3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA, DIVISIONE “JULIA”

….” Addetto ad un comando di reggimento artiglieria alpina, durante due giorni di accaniti e cruenti combattimenti, permaneva in un osservatorio improvvisato nella zona più avanzata e più esposto, per meglio osservare e dirigere il tiro.

Rientrato al  proprio comando sfinito dalla stanchezza trovava ancora la forza di offrirsi per ritornare subito in linea e recapitare ed illustrare ad un comandante di reggimento di fanteria un ordine di somma importanza e urgenza.-

Espletata la sua missione, visto il delinearsi di un violento attacco nemico, ed intuiva la necessità del pronto intervento della nostra artiglieria, anzichè rientrare si faceva consegnare una stazione radiotelegrafica e con questa usciva dalle  nostre linee per raggiungere una posizione avanzata e intensamente battuta  dalla quale poteva meglio osservare e dirigere i tiri.

Mentre dopo aver messo al riparo il personale radiotelegrafico, assolveva, sprezzante del gravissimo pericolo, il compito che si era spontaneamente imposto, rimaneva colpito a morte-

Fulgido esempio di sacrificio e completa dedizione al dovere.-

 Mali Tabajani – Dras e Cais (Fronte Greco) 14 – 16 gennaio 1941.”

A Recanati, in via Roma 44, a cura della locale Sezione Mutilati di Guerra, è posta una lapide che ricorda il suo eroico sacrificio.                                                                                                                                         Cartolina -

 

78^ ADUNATA NAZIONALE ALPINI – PARMA 14-15 MAGGIO 2005

TENENTE PAOLO RACAGNI EFFETTIVO AL BATTAGLIONE ALPINI “MONCENISIO”, CADUTO  IN COMBATTIMENTO NEL 1917 - (I GM)

Cartolina a cura della Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Parma, proprietaria dell’originale, (olio acrilico 0,20 x 0,30),;contributo dell’Unione Parmense degli Industriali-

Il Tenente  MOVM Paolo Racagni  (1888-1917)  , ingegnere e architetto, volontario,  comandante di una sezione mitragliatrici del Battaglione  Alpini “Moncenisio”, 3° Reggimento, nel combattimento di Selletta Vodice del 19 maggio 1917, ferito tre volte  rimane al proprio posto, rinunciando a farsi medicare.        Ferito una quarta volta alla gola e portato al posto di soccorso, non appena medicato torna sulla linea di combattimento e mentre manovra egli stesso un’arma infliggendo ingenti all’incalzante avversario è colpito  una quinta volta, mortalmente.

Spira  serenamente nell’ospedaletto da campo n° 036 a Corno Rosazzo.

Una via ed una scuola di Parma, sua città natale,  portano il suo nome, come pure la locale Sezione A.N.A. fondata nel 1921

Copertina del libro “Le Armi di Una Vittoria” (2) di Nicola Pignato, Gaspari Editore- Udine -2010

Pubblicato a pag. 63 del mensile “Armi e Munizioni” n° 5. Maggio 2010 nella recensione  del libro “Le Armi di Una Vittoria” (2) di Nicola Pignato, Gaspari Editore- Udine 2010

Pubblicato a pag .48 del mensile “Storia & Battaglie” n° 102. Maggio 2010 nella rubrica” Recensioni” per il libro “ Le Armi di Una Vittoria”(2) di Nicola Pignato, ,Gaspari Editore- Udine 2010

Cartolina -

 

<INDIETRO